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MALATI IMMAGINARI E PAURA DELLE MALATTIE


Filippo è un giovane di 28 anni che ha terminato da poco gli studi di ingegneria. Durante la preparazione della tesi di laurea a notato che aveva un battito cardiaco un po' accelerato e questo lo ha preoccupato. Il medico l’ha visitato e rassicurato ed anche il cardiologo, ma Filippo continua monitorare il suo battito e ha paura di soffrire di una malattia cardiaca. Per paura di aggravare il suo stato di salute ha ridotto lo sport e le uscite con gli amici. “

Preoccuparsi della propria salute in alcuni periodi della vita è normale, ma a volte alcune persone possono soffermarsi su piccoli malesseri e farli diventare un problema. Ma come è possibile distinguer l’ansia da malattia fisiologica da quella patologica e riuscire a gestirla?
Il disturbo d’ansia da malattia o ipocondria si manifesta con paura di avere o contrarre una malattia, quindi la persona ipocondriaca andrà alla ricerca di segni eventuali segni di malattia nel proprio corpo, consultando anche internet o chiedendo rassicurazioni a medici o familiari. Invece, gli individui con il disturbo somatico hanno vari sintomi specifici ed aspecifici e si preoccupano in modo sproporzionato di tali sintomi, hanno un elevato livello di ansia e dedicano molto tempo ed energie ad essi. Utilizzano molte cure e farmaci, evitando anche comportamenti che possono metterli a rischio di peggiorare la malattia.
Prima di tutto è importante accertare che non ci siano altre condizioni mediche per spiegare i sintomi oppure diagnosi di altri disturbi come depressione, ansia generalizzata, disturbo di panico o disturbo ossessivo-compulsivo.
Le ultime classificazioni del Dsm-5 finalmente riconoscono che non tutti i sintomi fisici hanno una causa medica, e che nelle sindromi ipocondriache e disturbi somatici, la sofferenza dell’individuo è autentica anche se non sempre spiegata dal punto di vista medico. Per questi motivi è necessario non minimizzarla, ma tenere alta l’attenzione e spiegare ai pazienti che la medicina non sempre riesce a spiegare tutto.
Chi sono le persone affette da tali disagi?
A volte sono individui che temono la sofferenza, un cambiamento fisico o psichico, la perdita di una parte di sé stessi o dell’autonomia. Molto spesso chi soffre di ansia ha una marcata intolleranza all’incertezza ed una forte necessità di controllo, che in questi casi si concentra sul corpo. Inoltre, nella nostra epoca c’è l’idea che un corpo in salute sia un corpo statico con assenza di sintomi. Questa idea irrealistica si manifesta con l’incapacità di identificare tuti i segnali sensazioni corporee legate allo stress ed alla quotidianità, quindi alle nostre emozioni.
Altri fattori di rischio sono l’educazione familiare ansiosa rispetto alla salute, aver vissuto una malattia nell’ambito familiare oppure aver avuto un problema di salute rilevante in passato.
Chi soffre di ansia da malattia o di disturbo somatico impiega le sue energie a cercare rassicurazioni mediche e diagnostiche, ultimamente anche su internet (Cyberocondria) che non fanno altro che rafforzare i dubbi e alimentare confusione e perdita di controllo dei sintomi e delle sensazioni.
Come interrompere questo circolo vizioso?
I farmaci ansiolitici ed antidepressivi non risolvono la situazione, l’aiuto dello psicoterapeuta diviene determinante.
La psicoterapia si fonda sull’idea di spostare l’attenzione dalla percezione di malattia e dei sintomi, indirizzandola su di sé e sulla propria consapevolezza, che consiste nel saper riconoscere quando appare il sintomo ed in quali circostanze e da quali pensieri ed emozioni sono scatenanti per poi cambiare i comportamenti che sostengono i circoli viziosi.

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